Soga no Umako

Soga no Umako

Grande ministro del regno di Yamato
Durata mandato572 –
626
MonarcaBidatsu (572-585)
Yomei (585-587)
Sushun (587-592)
Suiko (de jure)
Principe Umayado (de facto) (592-626)
PredecessoreSoga no Iname
SuccessoreSoga no Emishi

Dati generali
Suffisso onorificoŌomi

Ōomi Soga no Umako (蘇我 馬子?, Soga no Umako), chiamato anche Shima (551? – 19 giugno 626) è stato un politico giapponese nonché capo del clan dei Soga, che monopolizzarono la scena politica alla corte imperiale del Giappone tra il 536 ed il 645, nel periodo Yamato. Era questa una famiglia di origini coreane devota al buddhismo. Era il figlio ed il successore di Soga no Iname alla carica di "grande ministro" (大臣?, Ōomi), titolo ereditario di cui anche il figlio Emishi sarebbe stato investito. Proseguì con successo l'opera del padre, che era stato l'Ōomi dell'imperatore Kinmei, nel far adottare alla corte imperiale la religione buddhista.

Umako si valse dell'aiuto del principe Umayado, detto anche Shōtoku, nell'introduzione di quelle importanti riforme che cambiarono radicalmente la corte imperiale giapponese, durante i regni degli imperatori Bidatsu, Yomei, Sushun e dell'imperatrice Suiko.[1] L'enorme potere che accentrò nelle proprie mani, fu cementato dai matrimoni tra le sue figlie e gli imperatori, secondo l'esempio del padre, le cui figlie erano a loro volta state spose dei sovrani.

  1. ^ (EN) Mulhern, Chieko Irie, Heroic with grace: legendary women of Japan, M.E. Sharpe, New York, 1991, ISBN 0-87332-552-4.

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